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Benoit XVI:Dernières Conversations,son livre-mémoires sortira en septembre 2016
par Jean Kinzler 2016-07-01 17:36:06
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Dernières Conversations, livre entretien avec Peter Seewald sont en quelque sorte Les Mémoires de Benoît XVI .Le livre sortira les 8/9 septembre 2016. Voici quelques articles en anglais et en italien.
JK
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Former Pope Benedict says in his memoirs that no-one pressured him to resign but alleges that a "gay lobby" in the Vatican had tried to influence decisions, a leading Italian newspaper reported on Friday.

The book, called "The Last Conversations", is the first time in history that a former pope judges his own pontificate after it is over. It is due to be published on Sept. 9.

Citing health reasons, Benedict in 2013 became the first pope in six centuries to resign. He promised to remain "hidden to the world" and has been living in a former convent in the Vatican gardens.


Italy's Corriere della Sera daily, which has acquired the Italian newspaper rights for excerpts and has access to the book, ran a long article on Friday summarizing its key points.

In the book, Benedict says that he came to know of the presence of a "gay lobby" made up of four or five people who were seeking to influence Vatican decisions. The article says Benedict says he managed to "break up this power group".

Benedict resigned following a turbulent papacy that included the so-call "Vatileaks" case, in which his butler leaked some of his personal letters and other documents that alleged corruption and a power struggle in the Vatican.

Italian media at the time reported that a faction of prelates who wanted to discredit Benedict and pressure him to resign was behind the leaks.

POPE'S DIARY

The Church has maintained its centuries-long opposition to homosexual acts.

But rights campaigners have long said many gay people work for the Vatican and Church sources have said they suspect that some have banded together to support each other's careers and influence decisions in the bureaucracy.

Benedict, who now has the title "emeritus pope," has always maintained that he made his choice to leave freely and Corriere says that in the book Benedict "again denies blackmail or pressure".

He says he told only a few people close to him of his intention to resign, fearing it would be leaked before he made the surprise announcement on Feb. 11, 2013.

The former pope, in the book-long interview with German writer Peter Seewald, says he had to overcome his own doubts on the effect his choice could have on the future of the papacy.

He says that he was "incredulous" when cardinals meeting in a secret conclave chose him to succeed the late Pope John Paul II in 2005 and that he was "surprised" when the cardinals chose Francis as his successor in 2013.

Anger over the dysfunctional state of the Vatican bureaucracy in 2013 was one factor in the cardinal electors' decision to choose a non-European pope for the first time in nearly 1,300 years.

Benedict "admits his lack of resoluteness in governing," Corriere says.

In the book, whose lead publisher is Germany's Droemer Knaur, Benedict says he kept a diary throughout his papacy but will destroy it, even though he realizes that for historians it would be a "golden opportunity".

(Corrects date of resignation in paragraph 3.)

(Editing by Andrew Heavens)reuters.com


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Eppure, ora, Jospeh Ratzinger ha concesso una lunga intervista a Peter Seewald che a settembre sarà pubblicata in tutte le librerie di mezzo mondo e che sarà il vero testamento politico e pastorale di Benedetto. Il titolo: "Benedetto XVI. Ultime conversazioni"

Nel libro, come annunciato sul Corriere da una anticipazione, ci saranno molte delle risposte alle domande che i fedeli si sono fatti in questi anni. Dalla rinuncia al papato, alla lotta alla lobby gay. Fino anche alle elezioni "inaspettata" di Jorge Maria Bergoglio come suo successore.

La rinuncia di Benedetto XVI
Benedetto XVI ha più volte ripetuto che nessuno lo ha costretto a dimettersi. E anche in questo libro ripete di non aver ricevuto pressione. Però racconta le riflessioni dei giorni precedenti all'annuncio, la decisione di preparare tutto solo con i collaboratori più stretti per evitare "corvi" e fughe di notizie che avrebbero "tolto forza all'annuncio". Ratzinger ha detto la formula di rinuncia in latino perché in italiano pensava di poter sbagliare qualcosa e lasciare adito a false interpretazioni. Ha riflettutto molto, dice nell'intervista, sulle conseguenze che la sua scelta avrebbe avuto sul papato. Ma poi ha scelto in piena libertà. Quello che è certo, è che anche l'elezione al soglio pontificio fu per il papa emerito uno choc. Nel libro narra l'ansia e le notti insonni passate subito dopo il verdetto del Conclave.

L'elezione di Jorge Maria Bergoglio
Non se lo aspettava, Benedetto XVI, di dover promettere obbedienza a Bergoglio. Aveva fatto alcuni nomi di possibili candidati, ma non aveva pensato "a lui". Poi però, a quanto racconta, sarebbe stato investito dalla "gioia" di vedere le capacità di approccio con la folla del nuovo Papa. Ovviamente, Benedetto non nasconde le differenze tra lui e il suo successore, e nel libro racconterà anche questi aneddoti. In particolare, Ratzinger rigetta l'idea di essere considerato un "restauratore" in ambito ecclesiale e rivendica la sua azione pastorale e di "pulizia" in Vaticano.

Il legame con Giovanni Paolo II
Ratzinger ripercorre anche i suoi anni di infanzia, la vocazione, gli studi che lo hanno portato a diventare uno dei più giovani prelati ammessi al Concilio Vaticano II. E questo lo ha reso il braccio destro di Giovanni Paolo II, che lo mise alla Congregazione per la dottrina della Fede, ruolo che Ratzinger più volte cerò di abbandonare, chiedendo "l'esonero a Wojtyla"..

I pensieri sulla morte
Nessuno, nemmeno il Papa è esonerato dalla morte. Il papa emerito si sente "debole" di fronte alla morte e nel testo spiega come si prepara al fatidico momento.

La sconfitta della lobby gay
Una delle notizie presenti all'interno del "testamento" in uscita a settembre riguarda la lotta condotta contro la lobby gay. Ratzinger dice di essere venuto a conoscenza dell'esistenza di questo "gruppo di potere" all'interno del Vaticano e di essere riuscito a sciogliere la "lobby gay composta da quattro o cinque persone".

Benedetto XVI non ha detto tutto. E non lo dirà. Molti segreti vaticani se li porterà nella tomba forse anche per il bene della Chiesa. "Ammette di aver preso appunti e note nel corso del Pontificato", scrive il Corriere, e lo ha fatto su molte cose. ma distruggerà tutti gli appunti, anche se sa bene che sarebbero "un invito a nozze" per molti storici.ilgiornale.it
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Vatican Insider

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Ratzinger si racconta: «Così ho deciso di lasciare il Papato»




L’anticipazione

Milano, 30 giugno 2016 - 18:29
Il 9 settembre esce in tutto il mondo il libro del Papa emerito. Una autobiografia in forma di intervista. In Italia lo pubblicano Garzanti e Corriere della Sera


Un Papa che traccia il bilancio del suo papato. Dopo le dimissioni del 2013, Benedetto XVI rompe il silenzio e racconta se stesso e il suo pontificato in un libro. È la prima volta che accade nella storia della Chiesa. L’uscita, in contemporanea mondiale, è prevista per il 9 settembre: in Italia a pubblicare il libro (Ultime conversazioni, 240 pagine, euro 12,90) sarà Garzanti in libreria e «Corriere della Sera» in edicola.
Dall’infanzia al Vaticano

Il volume, un libro intervista scritto con Peter Seewald, giornalista tedesco autore in passato di altre due conversazioni con il Papa emerito, è una sorta di autobiografia ragionata e tocca tutte le tappe più importanti della vita di Joseph Ratzinger: l’infanzia sotto il regime nazista, la scoperta della vocazione, gli anni difficili della guerra e poi la carriera in Vaticano, fino all’elezione al soglio pontificio, con l’ansia dei primi giorni da successore di Pietro e, alla fine, la decisione sofferta delle dimissioni e la rinuncia al trono di Pietro.
«Nessun ricatto»

Joseph Ratzinger racconta sé stesso, la sua fede, le debolezze, la vita privata, gli scaldali e i nodi del Papato, spiegando i perché della sua scelta — all’inizio comunicata solo a poche persone di fiducia per evitare fughe di notizie — e allontanando i dubbi su presunti ricatti che lo avrebbero spinto a lasciare la carica.

Nel libro Benedetto volge lo sguardo anche sul suo successore, Francesco. Un nome inaspettato per lui alla vigilia del conclave. Due figure diverse, due modi diversi di intendere il Papato: il Papa emerito tratteggia le differenze e le peculiarità sue e di Bergoglio.

30 giugno 2016 (modifica il 30 giugno 2016 | 18:40)
corriere.it

     

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